Nel dark web si vende di tutto: profili social hackerati, dati personali intercettati su Paypal, virus informatici ecc…, con un tariffario ben preciso.
Un’attenta analisi condotta da Privacy Affair su centinaia di offerte presenti sul mercato nero di internet rileva che c’è davvero di tutto: contraffazione di documenti, furto di identità e di account, furto dei soldi da Paypal, ecc.
E tutto ha un prezzo.
Ma c’è di più, nel “catalogo delle offerte” si trova anche la tecnologia necessaria per compiere reati informatici, per esempio il malware, un particolare tipo di software malevolo in grado di insinuarsi nel computer, dando di fatto agli aggressori l’accesso totale ai nostri dati, senza che ce ne accorgiamo.
L’aumento ben documentato dei casi di frode d’identità suggerisce che tra le proposte disponibili, le più lucrose sono quelle rivolte alla vendita dei dati personali legati ai servizi di elaborazione pagamenti online (per esempio Paypal), che i cyber criminali, una volta rubato il profilo di un ignaro utente, usano per inviare trasferimenti di denaro sporco.
Anche solo attraverso poche informazioni reali su qualcuno, un criminale potrebbe creare un intero file di documenti ufficiali da utilizzare per tutti i tipi di attività fraudolente.
Utilizzare Internet oscurando le attività svolte e senza lasciare tracce dovrebbe essere un’attitudine di buon senso praticata da tutti gli utenti, non perché hanno qualcosa da nascondere ma per avere la libertà di decidere cosa vogliono far sapere di loro e quali informazioni vogliono invece tenersi strette.
Le informazioni da qui in seguito riportate sono state acquisite dalla FONTE: Privacy Affair – Miguel Gomez (autore).
Ecco cosa hanno rilevato da una missione di raccolta dati nel dark web, aggiornata a ottobre 2020. Leggi tutto “Che valore hanno i dati rubati online?”