Dispositivo per Internet privato.

Dispositivo per anonimato online

Dispositivo per anonimato online

Le 3 cose assolutamente da sapere per riconoscere in un dispositivo il potere di navigare Internet in privato.

In un mondo sotto continua sorveglianza, l’unico modo per sfuggire a questi spioni è rendersi invisibili.

Noi non troviamo giusto che chiunque possa sapere quali ricerche svolgiamo, quali siti visitiamo, quali sono i nostri interessi e le nostre passioni… E tu?

Ma soprattutto, vogliamo eliminare la possibilità di trasformarci in vittime dei criminali della rete.

Ti confessiamo di aver già vissuto, nel 2018, le gravi conseguenze di quando ti rubano l’identità e ti svuotano il portafoglio.

Da quel momento in poi, per evitare di essere presi di mira da “malintenzionati”, ogni volta che utilizziamo Internet lo facciamo oscurando le attività svolte per non lasciare traccia del nostro passaggio nel web.

Quando si pensa a questo modo di vivere online (in anonimo), l’immaginazione spinge le persone a pensare che sia una pratica adottata da:
– chi ha qualcosa da nascondere,
– chi compie attività illegali,
– chi vuole avere la meglio su altri utenti.

Non è così, e ti spieghiamo perché. Leggi tutto “Dispositivo per Internet privato.”

Protocollo CPS

Protocollo CPS

Protocollo CPS

Protocollo CPS

È molto più probabile essere derubato mentre sei al computer che da un criminale reale per strada o in casa, e non si tratta solo della carta di credito che rappresenta solo la punta dell’iceberg.

Per affrontare questo problema, in questo articolo parleremo del Protocollo CPS.

Di cosa si tratta?

È la sequenza di tre singoli processi necessari per una maggiore Sicurezza online.

Come disse Richard Clarke (consulente per la sicurezza nazionale della Casa Bianca), “se spendi di più per il caffè che per la sicurezza delle tue informazioni, sarai hackerato. Inoltre, ti meriti di essere hackerato”.

Personalmente non condividiamo il “meritare” di essere hackerato, dopo aver vissuto questa devastante esperienza non lo auguriamo a nessuno, ma Leggi tutto “Protocollo CPS”

Che valore hanno i dati rubati online?

Laptop sicuro

Laptop sicuro

Nel dark web si vende di tutto: profili social hackerati, dati personali intercettati su Paypal, virus informatici ecc…, con un tariffario ben preciso.

Un’attenta analisi condotta da Privacy Affair su centinaia di offerte presenti sul mercato nero di internet rileva che c’è davvero di tutto: contraffazione di documenti, furto di identità e di account, furto dei soldi da Paypal, ecc.

E tutto ha un prezzo.

Ma c’è di più, nel “catalogo delle offerte” si trova anche la tecnologia necessaria per compiere reati informatici, per esempio il malware, un particolare tipo di software malevolo in grado di insinuarsi nel computer, dando di fatto agli aggressori l’accesso totale ai nostri dati, senza che ce ne accorgiamo.

L’aumento ben documentato dei casi di frode d’identità suggerisce che tra le proposte disponibili, le più lucrose sono quelle rivolte alla vendita dei dati personali legati ai servizi di elaborazione pagamenti online (per esempio Paypal), che i cyber criminali, una volta rubato il profilo di un ignaro utente, usano per inviare trasferimenti di denaro sporco.

Anche solo attraverso poche informazioni reali su qualcuno, un criminale potrebbe creare un intero file di documenti ufficiali da utilizzare per tutti i tipi di attività fraudolente.

Utilizzare Internet oscurando le attività svolte e senza lasciare tracce dovrebbe essere un’attitudine di buon senso praticata da tutti gli utenti, non perché hanno qualcosa da nascondere ma per avere la libertà di decidere cosa vogliono far sapere di loro e quali informazioni vogliono invece tenersi strette.

Le informazioni da qui in seguito riportate sono state acquisite dalla FONTE: Privacy Affair – Miguel Gomez (autore).

Ecco cosa hanno rilevato da una missione di raccolta dati nel dark web, aggiornata a ottobre 2020. Leggi tutto “Che valore hanno i dati rubati online?”

In Italia crimini informatici +23% in 6 mesi

Criminalpol-2020

Criminalpol-2020

In Italia, sempre in crescita i reati online

Secondo quanto pubblicato dal “Sole 24 Ore”, su dati del dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno In Italia, nel 2020, c’è stato un incremento a doppia cifra (23%) dei crimini informatici.

Ecco la classifica delle principali città in Italia per numero di denunce di truffe e frodi informatiche:

  1. Milano con 18.280 casi denunciati;
  2. Roma, con 16.561 casi denunciati;
  3. Napoli, con 12.283 casi denunciati;
  4. Torino, con 11.338 casi denunciati.

Rapportando il numero di denunce alla densità abitativa, risulta evidente che sono le piccole città a contare il maggior numero di reati di questo tipo.

Quindi al primo posto abbiamo Trieste, con 641 denunce ogni 100 mila abitanti, seguita da Gorizia, con 575, e Belluno, con 566.

Durante i mesi del lockdown a causa del Covid-19, abbiamo assistito ad una crescita delle frodi online, delle clonazioni in rete di carte di credito e identità digitali.

Da gennaio a giugno 2020, “giornalmente” si sono registrate in media 52 denunce per crimini informatici di varia natura e 589 denunce per truffe informatiche.

Per proteggerti, scopri di più su Ulissux .

A presto,

Ulissux.

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Ecco i pericoli dell’Internet of Things

Il problema della sicurezza informatica è un problema che riguarda tutti, non importa chi sei, cosa stai facendo, quale dispositivo usi, sappi che sei sempre sotto attacco, lo siamo tutti.

L’esempio del phishing è perfettamente calzante.


I criminali informatici non selezionano a chi inviare le mail infette, lo fanno indistintamente perché sanno già che statisticamente l’8% degli utenti ne rimarrà vittima.

E’ questa la potenza del crimine online. Conosce tutto di noi, comprese le abitudini e le tendenze più comuni.

Molti utenti non provano nemmeno a tutelarsi anzi ignorano completamente questa tematica.

Chi ci attacca ha un comportamento professionale e virtuoso, si allena, si evolve e studia strategie sempre più innovative.

Quello da cui proteggersi sono le aziende che guadagnano esclusivamente registrando dati ed informazioni senza produrre nulla, quindi se basi la tua sicurezza pensando di doverti difendere dal teenager brufoloso con il cappuccio in testa, fallirai.

Leggi tutto “Ecco i pericoli dell’Internet of Things”