Tutti i giorni siamo contattati e incontriamo persone che sono rimaste vittime di frodi informatiche.

Con grande rammarico, dobbiamo affermare che la sicurezza informatica è roba solo per pochi illuminati. Sinceramente non comprendiamo il motivo ma è così.

L’allarme scatta solo quando accade qualcosa di molto grave da far “scorrere tutta la vita davanti ai propri occhi”.

C’è chi ha visto distruggere la propria reputazione con un video, chi si è ritrovato intrappolato in un ricatto sessuale, chi ha subìto uno stalking esasperante e la casistica è molto più ampia.

Storie diverse senza avere possibilità di sfuggire con un comune denominatore: Internet, perché tutto passa dalla rete.

Oggi ti vogliamo parlare di un nuovo caso di crimine informatico accaduto ad un nostro cliente.

Una storia vera che è stata molto dolorosa per Danilo perché, improvvisamente, si è visto prosciugare il conto attraverso pochi e rapidi passaggi.

Nonostante lui avesse già fatto una serie di interventi per potenziare la propria infrastruttura informatica, purtroppo si è rivelato tutto inutile.

Il suo stato d’animo era pari a zero (come il suo conto corrente).

Ad eccezione del protagonista, tutti gli altri riferimenti, per ovvie ragioni di privacy, non sono stati citati esplicitamente.

Sono circa le 17 quando Danilo, durante una chat, ricevette un invito a cliccare su un link che sembrava contenere argomenti interessanti.

Come avrebbero fatto e fanno quasi tutti gli utenti, preso di sorpresa e dall’eccitazione ed ovviamente ignaro di tutto ciò che sarebbe accaduto, cliccò sul link.

Si accorse subito che le informazioni non rivelavano nulla di stimolante ma quando chiuse la connessione fu ormai troppo tardi.

Da qui ebbe inizio la sua odissea.

Tutto procedette come da manuale e terminata la sua giornata di lavoro rientrò in casa.

Dopo qualche ora, alcuni avvisi inoltrati dalla sua banca (sempre tardivi) gli fecero sospettare che stesse accadendo qualcosa di insolito ed allarmato si decise a contattare la sede per comunicare l’accaduto.

A dirla tutta, Danilo ci ha confessato che non ha informò immediatamente l’azienda perché in quel momento stava utilizzando il computer di lavoro e quindi sarebbe stato meglio mettere tutto a tacere anche se, come lui ci racconta, non si sarebbe riscontrato nulla di compromettente.

Nel giro di pochi minuti, il suo conto corrente fu quasi prosciugato e nessuno sapeva cosa fosse accaduto.

Ancora oggi non ha ricevuto alcuna risposta dalla sua banca sulle modalità del prelievo o al conto nel quale sono stati trasferiti i suoi soldi, perché la stessa banca non è ancora riuscita a capire il problema.

Il link conteneva un malware che ha rubato di nascosto le informazioni necessarie per tracciare ed identificare Danilo, entrare nei suoi account, scoprire gli ultimi acquisti online e da qui in poi è stato un gioco da ragazzi per i cyber criminali.

Un dramma incredibile che aveva portato Danilo a vivere online in un perenne stato di terrore e a non utilizzare più alcuna chat.

Prima che arrivasse ad arrendersi definitivamente all’utilizzo delle chat, un nostro cliente gli suggerì di dare uno sguardo al nostro sistema.

Dopo un’attenta visione decise di darsi un’ultima possibilità con Ulissux, utilizzando il web senza essere identificato oscurando tutte le attività svolte con il suo computer.

Si tratta di una soluzione sicura, alla portata di tutti ed economica che ti proponiamo di provare se navighi in Internet o se utilizzi un computer (le testimonianze dicono che funziona davvero).

Oggi Danilo ha un’esperienza di navigazione Internet completamente diversa, che gli permette di non lascare tracce del suo passaggio pur avendo un comportamento online comune a milioni di altri utenti.

E’ la consapevolezza di proteggere la tua vita privata che ti fa compiere il primo passo, sei tu stesso il vero asso nella manica contro le frodi informatiche e più in generale contro i pericoli della rete.

Ti piacerrebbe ottenere la stessa protezione di Danilo? Scopri di più su Ulissux e comincia con la prova gratuita della versione live.

A presto,

Ulissux.

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